da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 19, 2022 | News
Sanremo, Pasticceria La Foce. Una sosta golosa per il banchiere di Milano
Giunto nei pressi della Foce, una delle zone residenziali della cittadina, parcheggiò. Raggiunto un chiosco che vendeva piante e addobbi floreali, chiese al fiorista di confezionargli un mazzo di fiori freschi.
Costui gli chiese se avesse preferenze.
«Nessuna. Faccia lei purché si spicci» rispose gelandolo.
Raoul aveva come l’impressione che l’uomo fosse in vena di scambiare qualche parola, al contrario di lui.
In quel modo gli aveva smorzato sul nascere la voglia di dare fiato alla bocca.
Una volta ottenuta la composizione, attraversò la strada ed entrò in un elegante bar pasticceria che aveva alcuni tavolini esterni.
Era un locale dal fascino di altri tempi, a cominciare dal bancone di legno in stile liberty, decorato a mano, con le grandi specchiere che correvano alle pareti.
Ordinò un caffè che gli fu servito in una tazzina bollente.
Già questo dettaglio deponeva a favore del locale.
Lo sorseggiò lentamente guardandosi intorno.
Sedute ai tavolini c’erano alcune signore anziane che parlavano fra loro.
Quel luogo ricordò al banchiere l’atmosfera conviviale e intima di alcuni locali della Milano della sua infanzia e che ora erano scomparsi.
Gli piacque.
Una volta consumato il caffè chiese di poter avere un vassoio di pasticcini assortiti.
La proprietaria glieli confezionò con cura.
Pagò e uscì.
Tratto da “I diavoli di Bargagli” di I.E.Ferrario, Fratelli Frilli Editori
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 19, 2022 | News
Il banchiere di Milano approda nell’estremo Ponente Ligure. Direzione Bajardo
La strada che imboccò portava in montagna, nell’entroterra.
Ormai inerpicarsi lungo quei percorsi tortuosi e angusti stava cominciando a divenire una costante.
Dopo alcuni chilometri in cui la strada serpeggiava tra villette, frazioni e le tipiche serre della zona, il paesaggio assunse un’altra connotazione.
Superò l’abitato di Ceriana. Scrutò con interesse il paese arroccato sulla roccia. Aveva un che di tetro e di antico che non lo lasciò indifferente.
Lo scrittore Howard Phillips Lovecraft, celebre per le sue rappresentazioni spettrali di una certa provincia americana, probabilmente avrebbe apprezzato quelle architetture tanto vetuste quanto contorte: archi, archetti, sottopassi, strade anguste e ripide, case costruite quasi a strapiombo sulla roccia in perenne lotta con la forza di gravità.
Tratto da I diavoli di Bargagli, di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 19, 2022 | News
I luoghi del cuore del banchiere di Milano: L’Agave di Framura
«Normalmente all’Agave si viene quando inizia la bella stagione, e questo per due motivi. Il primo è perché si cena rigorosamente in terrazza, con una splendida vista sul mare. Il secondo perché d’inverno il ristorante è chiuso. A me piace andare controcorrente. Adesso seguimi, non te ne pentirai» disse lui varcando la soglia di quello che fino a pochi anni prima altro non era che un vecchio ricovero di attrezzi addossato all’imboccatura della galleria. Il banchiere entrò, seguito da Viola che si guardava intorno spaesata.
Ad accoglierli trovarono Marco, patron e ideatore dell’Agave, che Raoul riteneva un esempio di tenacia e di caparbietà, unite al senso del bello. L’uomo li salutò calorosamente.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
(Photographer: Chiara Marinucci; Model: Beatrice Ginevra Parozzi)
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 5, 2022 | News
Presentazione del romanzo I diavoli di Bargagli, La seconda indagine del banchiere milanese Raoul Sforza
Giovedì 19 maggio 2022, ore 18.30 presso
Prospettiva X, Via Molino delle Armi 19, Milano
Introduce lo scrittore e giornalista Roberto Allegri
Sarà presente l’Autore
(I Diritti d’Autore saranno devoluti alla Fondazione G. e D. De Marchi Onlus per la lotta contro le emopatie e i tumori dell’Infanzia)
www.prospettiva-x.com
(Photographer: Simone Galbiati; Model: Lidia Vella, Jessica Vella)
da Ippolito Edmondo Ferrario | Apr 22, 2022 | News
25 aprile 1945. Nel ricordo del Comandante Bisagno
Ripensò poi con orgoglio al codice, scritto da “Bisagno” stesso e chiamato Codice di Cichero, al quale ci si doveva attenere per rimanere a combattere al suo fianco.
Poche regole, semplici ma fondamentali per dimostrarsi partigiani e non briganti: “In attività e nelle operazioni si eseguono gli ordini dei comandanti, ci sarà poi sempre un’assemblea per discuterne la condotta; il capo viene eletto dai compagni, è il primo nelle azioni più pericolose, l’ultimo nel ricevere il cibo e il vestiario, gli spetta il turno di guardia più faticoso; alla popolazione contadina si chiede, non si prende, e possibilmente si paga o si ricambia quel che si riceve; non si importunano le donne; non si bestemmia”.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022