Presentazione del romanzo I diavoli di Bargagli- Milano 19 maggio 2022

Presentazione del romanzo I diavoli di Bargagli- Milano 19 maggio 2022

Presentazione del romanzo I diavoli di Bargagli, La seconda indagine del banchiere milanese Raoul Sforza

Giovedì 19 maggio 2022, ore 18.30 presso

Prospettiva X, Via Molino delle Armi 19, Milano

Introduce lo scrittore e giornalista Roberto Allegri

Sarà presente l’Autore

(I Diritti d’Autore saranno devoluti alla Fondazione G. e D. De Marchi Onlus per la lotta contro le emopatie e i tumori dell’Infanzia)

www.prospettiva-x.com

(Photographer: Simone Galbiati; Model: Lidia Vella, Jessica Vella)

 

 

 

Raoul Sforza ed il furore antico

Raoul Sforza ed il furore antico

Raoul Sforza ed il furore antico
Il riverbero delle fiamme esasperava la spigolosità e la durezza dei lineamenti del volto di Raoul.
Alcuni sostenevano che il suo viso aveva un che di antico, come quello di certi capitani di ventura dei secoli scorsi, una sorta di moderno Bartolomeo Colleoni.
Anche nei momenti di quiete, l’espressione del banchiere sembrava quella di un uomo per natura incline all’ira e al furore.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
Il banchiere di Milano, tra musica e buona cucina

Il banchiere di Milano, tra musica e buona cucina

Il banchiere di Milano, tra musica e buona cucina
Il banchiere si sedette a capotavola. Da una delle playlist del cellulare selezionò la musica che ritenne più adatta per accompagnare il pasto.
Le note del brano Eyes Without a Face di Billy Idol lo riportarono indietro negli anni, esattamente come la lettera che aveva ricevuto.
In questo caso, al 1983.
Lia gli servì una tartare di manzo, condita con quattro tuorli d’uovo, limone, senape e salsa Worcestershire.
Accompagnò il piatto con un calice di Fasti, un vino rosso corposo come piaceva a lui, prodotto dalla cantina Ponziani alle porte di Orvieto.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
I diavoli di Bargagli è un libro sul cosiddetto Mostro di Bargagli?

I diavoli di Bargagli è un libro sul cosiddetto Mostro di Bargagli?

I diavoli di Bargagli è un libro sul cosiddetto Mostro di Bargagli?

La domanda mi è stata posta fin dalla prima volta che in cui ho annunciato il titolo del libro:

“Ne I diavoli di Bargagli si parla del mostro di Bargagli?”.

La risposta è semplice, ma merita certamente di essere circostanziata. La vicenda del mostro di Bargagli è presente, seppur adattata e romanzata. Non poteva che essere diversamente, considerato che il protagonista del romanzo, il banchiere milanese Raoul Sforza, si imbatte della storia del cosiddetto “mostro” non per caso, ma per far luce su un episodio particolarmente doloroso del proprio passato che lo porta proprio a Bargagli, sui luoghi della nota vicenda di cronaca.

I diavoli di Bargagli è un noir; non è un romanzo storico sul mostro di Bargagli e tantomeno ho voluto in qualche modo cercare di dare una risposta al mistero del mostro. Certamente il lettore particolarmente curioso, dopo la lettura de I diavoli di Bargagli, difficilmente non proverà interesse e curiosità per la vicenda di cronaca vera e propria che potrà approfondire attraverso le lettura di libri e articoli.

«Una storia come quella del mostro di Bargagli non può non appassionare la gente. Tanto più se i fatti riguardano i luoghi in cui sono cresciuto e che conosco come le mie tasche» ribatté Diego.

«Magari questa volta il cosiddetto mostro, come ti ostini a chiamarlo, potrebbe anche non entrarci. Dall’ultimo omicidio, quello del 1984, sono passati più di trent’anni. Non credi che potrebbe essere morto e che stavolta si tratti di qualcos’altro?» gli fece notare la ristoratrice, che evidentemente conosceva bene la vicenda in questione.

«No. Il mio istinto mi dice che il mostro è tornato. Russo lo conoscevo, anche se non come avrei voluto. Anni fa, se ricordi, ti parlai di una serie di lettere anonime che ricevetti quando avevo pubblicato il libro sul mostro. In una di queste si diceva che lui avesse fatto parte, durante la guerra, della cosiddetta “banda dei vitelli”. Quelle poche volte che cercai di andare sull’argomento con lui, si dimostrò sempre chiuso, ostinato a negare tutto. Per dirla tutta, mi mandò al diavolo» ricordò Diego tornando con la memoria ad alcuni anni prima.

Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022

I diavoli di Bargagli/ Cristo Re

I diavoli di Bargagli/ Cristo Re

I diavoli di Bargagli/ Cristo Re

Terminò il pasto con due tazze di caffè nero; Lia glielo servì in tavola direttamente dalla moka.

Dopo l’ennesima rapida occhiata all’orologio, si riaccese il sigaro che aveva iniziato a fumare poco prima, durante l’incontro con Villa. Si concesse ancora qualche istante a tavola, assorbito dai suoi pensieri.

Osservò le due tavole quattrocentesche dell’artista rinascimentale Carlo Crivelli appese alle pareti.

Si trattava di due opere d’arte di grandissimo valore che facevano parte della vasta collezione di pittura antica ereditata dal nonno.

Ne amava una in particolare, quella che ritraeva Cristo Redentore attorniato da schiere di angeli alle sue spalle.

La figura del figlio di Dio dominava tutta la verticalità della tavola lignea.

Lo aveva sempre colpito l’espressione fiera e per nulla mite di Cristo.

L’artista lo aveva dipinto con tratti che lo rendevano più simile ad un condottiero che non a colui che viene e rimette i peccati del mondo.

Pur non professandosi cristiano, amava quell’opera e la sensazione di forza e di vittoria che da essa emanava.

Gli occhi di Gesù avevano la stessa durezza e la profondità dello sguardo di un soldato di lungo corso, antico o moderno che fosse, di un uomo d’armi, sopravvissuto a decine di battaglie.

Per Raoul quello era il Cristo combattente, non certo quello che moriva sulla croce per salvare l’umanità.

 

Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022