Sabato 25 maggio 2019 alle ore 18.30 presso la Libreria Feltrinelli di piazza Duomo a Milano Gianluca Padovan e Ippolito Edmondo Ferrario sveleranno i retroscena che si celano dietro la stesura del noir speleologico “La Gorgone di Milano” (Fratelli Frilli Editori). Non mancate.
Ci siamo. Finalmente per noi autori, Gianluca ed il sottoscritto, è giunto il momento di darne il lieto annuncio…Un anno di lavoro, vissuto con tanta passione e dedizione, alternando le esplorazioni speleologiche sotto la città alle ore trascorse alla tastiera a scrivere. Per noi “La Gorgone di Milano” è l’inizio di un viaggio avventuroso e inquietante in compagnia di Sirio. Soltanto l’inizio. Buona lettura.
Gianluca e Ippolito
“La Gorgone di Milano”, un nuovo, coinvolgente giallo firmato Ippolito Edmondo Ferrario e Gianluca Padovan, sbarca in libreria, edito da Fratelli Frilli Editori.
Questa volta, la proficua collaborazione fra lo scrittore milanese e lo speleologo di adozione meneghina ha portato alla realizzazione del primo avvincente noir scritto a quattro mani dalla coppia e ambientato nei misteriosi luoghi sotterranei della città della Madonnina.
Silvio Furlan, classe ‘63, è un single incallito con un matrimonio archiviato e figli ormai adulti. Speleologo e bibliotecario, da decenni esplora il sottosuolo di Milano, tanto da essere considerato un esperto della speleologia in cavità artificiali. A lui si rivolge Mons. Luigi Servidati, parroco della basilica di S.Eustorgio, per affidargli l’incarico di studiare alcuni luoghi al di sotto dell’edificio religioso. Già svariati anni prima, il suo predecessore Mons. Egisto Pozzoni aveva interpellato Furlan per la stessa ragione, autorizzandolo ad esplorare solo una determinata area dei sotterranei e impedendogli di smurare un misterioso cunicolo.Addentrandosi in corridoi e gallerie ormai dimenticati, calandosi in stretti pozzi e cripte, lo speleologo milanese si troverà ben presto a dover far luce su una serie di efferati omicidi e fitti misteri che affondano le proprie radici nella millenaria storia del quartiere Ticinese. Furlan scoprirà, così, il mistero della Gorgone di Milano, dal leggendario mostro della mitologia greca con serpenti al posto dei capelli e la capacità di trasformare in pietra chiunque lo guardi negli occhi. In “La Gorgone di Milano” emerge una profonda conoscenza del capoluogo lombardo e del suo sottosuolo, ampiamente esplorato dagli stessi autori e da loro descritto anche in altri libri. L’alone di segretezza che da sempre caratterizza i siti ipogei si lega, in quest’opera, a un’appassionante vicenda investigativa che, fra suspense ed intrighi, riesce a tenere con il fiato sospeso il lettore che si addentra nelle sue pagine come il protagonista nei cunicoli sotterranei.
“La Gorgone di Milano”, Fratelli Frilli Editori,€ 14.90, è in distribuzione dal 25 marzo nelle migliori librerie
Il booktrailer, che accompagna l’uscita del libro, vede l’attore Alberto Bergamini interpretare lo speleologo Sirio Furlan. Regia di MarzioMirabella, soggetto di Massimo Santimone.
Primi giorni di dicembre. Metti una sera di fitta pioggia in cui due scrittori-speleologi si incontrano all’ombra dell’austera Basilica di Sant’ Eustorgio. Siamo nell’antico quartiere del Ticinese a Milano. Da lì a poco riaffiorano i ricordi, magari un po’ sbiaditi, di alcune esplorazioni speleologiche condotte nella basilica stessa, e nei suoi dintorni, più di vent’anni prima. Il più giovane dei due chiede all’altro notizie della cosiddetta “Galleria dei Sedili” che all’epoca non si riuscì ad esplorare in quanto completamente invasa dalle macerie. La fantasia e le supposizioni galoppano, complici una sera in cui Milano mette i brividi e un paio di birre weizen ghiacciate. I due decidono così di raccontare una storia noir che metta i brividi. Una di quelle in cui si narra di una certa Milano che in apparenza non esiste più, ma che sopravvive nel sottosuolo, in un complesso reticolo di canali sotterranei, cunicoli e passaggi. In quella sera è nata la Gorgone. Rimanete sintonizzati.
Tre serate in cui parleremo di Milano sotterranea; lo faremo grazie all’ospitalità riservataci da Urban Center, spazio polifunzionale del Comune di Milano in Galleria Vittorio Emanuele. Passaggi segreti, cripte, canali, ma anche ricoveri antiaerei, bunker e tutto quello che il sottosuolo cittadino nasconde. Vi aspettiamo.
URBAN CENTER
Alla scoperta di Milano sotterranea Architetture sotterranee, passaggi segreti, cripte e gallerie da esplorare e documentare. Relatori: Ippolito Edmondo Ferrario, Gianluca Padovan.
17 maggio, ore 18.00 I segreti in città: dalle cripte ai passaggi sotterranei. Sotto di noi c’è un mondo fatto di cripte e passaggi segreti, che i nuovo libro Alla scoperta di Milano sotterranea documenta con duecento schede e numerosi percorsi storici. Le indagini sono state condotte dagli speleologi dell’Associazione S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano) in più di vent’anni d’attività. Introduce: Alfredo Spaggiari (Responsabile di Urban Center Milano). Ospiti: Paolo Galimberti (responsabile Fondazione IRCCS Ca’ Granda), Maria Cristina Giambruno (professore ordinario in Restauro presso il Politecnico di Milano), Gabriella Ragozzino (fondatrice di MilanoGuida), Gianluca Padovan (Presidente S.C.A.M, speleologo, scrittore), Ippolito Edmondo Ferrario (scrittore, speleologo).
14 giugno, ore 18.00 Milano si difende: dalle mura medievali ai rifugi antiaerei. Con la “strada segreta di dentro”, menzionata da Leonardo da Vinci, e la nascita della “città fortificata perfetta” teorizzata da Averlino detto “il Filarete”, il percorso architettonico e storico conduce non solo ai passaggi segreti, ma anche ai resti delle mura rinascimentali urbane. Successivamente Milano costruirà nuove difese e nel XX secolo dovrà proteggere i civili dai bombardamenti aerei. Introduce: Alfredo Spaggiari (Responsabile di Urban Center Milano). Ospiti: Laura Barbirato (preside della Scuola primaria Giacomo Leopardi), Maria Fianchini (professore associato in Tecnologia dell’Architettura), Gabriella Ragozzino (fondatrice di MilanoGuida), Edgardo Tezzon (Direttore dell’Arena Civica).
28 giugno, ore 18.00 Dal sottosuolo la vita: acquedotto e fognatura nella città che si evolve. Fino dagli albori del tempo l’acqua potabile dei Milanesi proveniva dai pozzi e sempre grazie a questi il moderno Acquedotto Civico utilizza l’acqua di falda a partire dal 1889. Le opere sotterranee conducono dall’uso dell’acqua al suo smaltimento mediante le opere di fognatura, che a ben vedere sono costituite da straordinarie architetture. Celati sotto i nostri ignari piedi rimangono inoltre chilometri e chilometri d’antichi canali, oggi voltati e non più alla luce del sole. Introduce: Alfredo Spaggiari (Responsabile di Urban Center Milano). Ospiti: Ospiti: Maria Antonietta Breda (Architetto e Storica dell’architettura), Maurizio Brown (già Direttore Acque reflue e Depurazione), Carlo Carrettini (già Direttore Acquedotto).
Ci siamo quasi. Manca davvero poco. Anche per noi autori, Gianluca Padovan ed il sottoscritto, sarà un’emozione. Un anno di lavoro, moltiplicato per due. Non uno scherzo, ma un impegno quotidiano durato mesi. Per non parlare della revisione dei testi avvenuta queste ultime settimane insieme all’editore. Ma ormai vediamo, come si dice, la luce in fondo al tunnel. La data di uscita in libreria dovrebbe essere il 29 marzo. A seguire ci saranno le presentazioni del libro. Per ora non possiamo fornire ulteriori anticipazioni, ma vi invitiamo a continuare a seguirci su queste pagine.
Esplorazione di un canale alla periferia di Milano
Particolare del putridarium della chiesa di San Bernardino a Milano
Esplorazione degli scavi archeologici nella chiesa milanese di Santa Maria Incoronata
Ingresso del putridarium della chiesa di San Bernardino alle Ossa a Milano
Momenti di un’esplorazione milanese. In foto Gianluca Padovan