da Ippolito Edmondo Ferrario | Giu 30, 2023 | News
Coca Cola e marchese De Sade
Il banchiere in compenso gli sorrideva amichevolmente. Inaspettatamente trasse dalla glacette una bottiglia di Coca-Cola. Il sindaco non si sarebbe mai aspettato di vederne una bottiglia tra le mani del banchiere.
Da quando lo conosceva lo aveva visto bere esclusivamente i migliori vini e i distillati più pregiati, ma mai una bibita gassata.
Al sindaco parve di vedere il banchiere compiere un atto quasi sacrilego.
“Si tolga quell’espressione da tonto, Villa!
Sì, io adoro la Coca-Cola in talune circostanze.
La pretendo servita freddissima, come questa.
E sono troppo cresciuto per sentirmi dire che essa è il simbolo dell’imperialismo americano con il quale gli Yankees ci hanno invaso e hanno corrotto i nostri giovani.
Che noia, Villa.
Già negli anni Settanta queste considerazioni da circolo neofascista posto in un sottoscala mi tediavano nel profondo, figuriamoci oggi…”, scherzò il banchiere riempiendo i bicchieri e rimembrando il suo passato eversivo.
Era sempre stato un cane sciolto, insofferente a certi diktat tipici dell’ambiente.
Pur amando la lettura di Evola, preferiva i classici russi del Novecento o i testi del Divin Marchese.
Tratto da Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori
da Ippolito Edmondo Ferrario | Giu 27, 2023 | News
Milano come Lampedusa?
E se Milano dovesse mai subire un’immigrazione di proporzioni colossali come quella raccontata nel mio libro, il sindaco Sala pronuncerebbe le stesse parole del sindaco Villa?
“Prima di essere un sindaco sono un uomo e, come tale, è mio dovere soccorrere chi ha bisogno.
Milano non si salva restando a guardare.
Stiamo vivendo in prima persona la tragedia di luoghi come Lampedusa, abbandonati a sé stessi, dimenticati, dove la gente muore in mare prima di raggiungere terra.
Io non ci sto!
Piazza del Duomo è il nostro Mediterraneo e io cercherò di salvare più vite possibile. Adesso tornerò in piazza a coordinare gli aiuti.
Chi desidera dare una mano è benvenuto, gli altri restino pure a guardare”, concluse Villa tutto d’un fiato.
Tratto da “Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori
da Ippolito Edmondo Ferrario | Giu 16, 2023 | News
Il bricco della Pensione Moderna di Bonassola
Lia posò in tavola un bricco di alluminio nel quale c’era il caffè bollente e lo versò nella tazza sotto lo sguardo attento dell’uomo, inebriato dall’aroma intenso che se ne sprigionava.
Raoul considerava la colazione un rito sacro e imprescindibile dal quale sarebbero dipesi il suo umore e l’andamento della giornata.
Osservò quasi rapito il bricco, come se fosse un gioiello dal valore inestimabile.
Quell’oggetto di uso quotidiano un tempo aveva fatto parte delle stoviglie utilizzate presso la Pensione Moderna di Bonassola per servire le colazioni.
Lo aveva ottenuto dalle proprietarie dell’albergo, Carola ed Eleonora, alle quali l’aveva chiesto espressamente.
Raoul sosteneva che il caffè servito in quel bricco, proveniente dalla sua amata Bonassola e da quell’albergo, avesse un valore aggiunto, qualcosa che gli riportava alla memoria ricordi e suggestioni di un tempo perduto.
Tratto da Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza
di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 24, 2023 | News
“Ha mai sentito parlare di Bertran de Born, signore del castello di Hautefort?”.
Il sindaco scosse il capo, ma questa volta il banchiere si mostrò più indulgente.
“Dante lo pose nell’ottavo cerchio dei dannati, nella nona bolgia, tra i seminatori di discordie. Bertran fu un uomo d’armi, un trovatore e un poeta che esaltava lo spirito guerresco e la battaglia anche fine a sé stessa.
Uno spirito inquieto in tempi per altro già di per sé bellicosi”, gli spiegò Raoul.
“Lungi da me paragonarmi a Bertran, ma mi dica, Villa: come si fa in una situazione come questa a non gettarsi nella mischia anche solo per vedere, alla fine di tutto, chi rimarrà in piedi in questa città?
Noi o loro?
O forse periremo tutti?
Ecco perché non potrei privarmi di questo immenso piacere, lasciando il campo proprio adesso che viene il bello…
Non è ancora giunto quel tempo in cui mi ritirerò a Bonassola per trascorrere le mie giornate dialogando con il mare…”, concluse il banchiere allontanando ogni illusione di un’uscita di campo per entrambi.
Tratto da “Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza”, Fratelli Frilli Editori
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 19, 2023 | News
Si parte…
Il mare quel giorno era placido.
I migranti che affollavano i ponti esterni del traghetto rimasero incantati dallo spettacolo dell’orizzonte in cui un sole simile a un perfetto disco purpureo sfolgorava di riflessi sanguigni prima d’immergersi nelle acque scure.
Per la maggior parte di loro era tutto nuovo.
Molti non avevano neppure mai visto il mare né tantomeno erano saliti su un’imbarcazione.
Con il calare della sera giunse una quiete che pervase tutti.
Sui ponti e in tutti gli angoli della nave non si sentivano che voci sommesse o il pianto di qualche bambino piccolo, subito placato dalle cure amorevoli della madre.
Tratto da Assedio mortale a Milano. La terza indagine del banchiere Raoul Sforza
di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2023