Le fatiche dello scrittore…

Le fatiche dello scrittore…

Scrivere un racconto. Per il sottoscritto rimane una fatica immane. Una prova a livello mentale, uno scoglio che ogni volta che si presenta all’orizzonte preferirei aggirare. Poco prima del sopraggiungere dell’estate, ad una cena post presentazione del libro Alla scoperta di Milano Sotterranea, mi trovo a valutare e ad aderire subito, anche per amicizia nei confronti di chi mi propone questa opportunità, al progetto di scrivere un racconto per una raccolta di storie noir il cui filo conduttore è la cucina milanese. L’editore è Excalibur di Milano. Le garanzie ci sono tutte.

Il racconto che scriverò vedrà la luce un mese dopo la serata, a luglio, mentre sono in montagna. Nel giro di un giorno, allontanando la tentazione di gettare la spugna, mi metto a scrivere. Scelgo come piatto la “luganega”, ovvero la salsiccia, che magari non è propriamente un piatto completo, ma certamente rientra tra i prodotti della cucina milanese e anche lombarda.

Parto da un’immagine, una suggestione meglio, che mi “perseguita” fin dalla tenera età, cioè l’ambientazione della storia al Verziere. Quartiere storico, antico, secolare di Milano, ha sempre sortito uno strano magnetismo sul sottoscritto. All’età di nove anni circa sognavo il giorno in cui mia nonna mi avrebbe portato a visitare l’ossario della Chiesa di San Bernardino, al Verziere appunto.

Da allora il Verziere per me divenne questa chiesa, il cui ossario è rimasto chiuso per parecchi anni per i lavori di restauro. Ricordo che di tanto in tanto telefonavo in parrocchia per sapere quando l’avrebbero aperto. Roba da necrofili.

Decenni dopo sarei tornato in San Bernardino alle Ossa, nei panni dello speleologo, per studiarne i sotterranei e il suo particolare putridarium, sotto la guida dell’amico speleologo (quello vero!) Gianluca Padovan. Fra l’altro anche Gianluca è presente, e non poteva essere diversamente, tra gli autori selezionati per questa raccolta. E ancora tra questi compare un certo Roberto Allegri, conoscenza ormai di vecchia data, e uno degli scrittori più umani, caparbi e capaci che io conosca. Un artigiano silenzioso quanto risoluto della scrittura.

Tutto sembra deporre a favore della teoria dei corsi e dei ricorsi. O forse, come direbbe Gianluca, gli Dei spesso hanno progetti imperscrutabili…

Il mio racconto noir a base di luganega non poteva trovare dunque migliore ambientazione.

Il Verziere… quartiere un tempo malfamato, così riferiscono le cronache cittadine, sorto all’ombra del Duomo, abitato da emarginati, poveri e prostitute. Forse anche da streghe, così dicono le leggende.

Ancora adesso, esaurite le indagini speleologiche sotto la chiesa di San Bernardino alle Ossa, e placato il mio piacere nel visitarne l’ossario,  spesso capito al Verziere. Succede due volte al mese, con gli amici del circolo “I proscritti del Gendarmi”, presieduto dal Comandante Mauro Melchionda. C’è un’ottima pizzeria, si chiama Original Pizza e fa una straordinaria pizza grande e sottilissima. Sono serate di pura goliardia, di progetti e di riflessioni.

Naturalmente, visto che la specialità è la pizza, ben mi guardo dall’andarvi a mangiare la luganega…

Vi chiederete come mai?

Vi invito a leggere il racconto….

Il macellaio del Verziere

Milano, dicembre del 1965

-Non è possibile? Era tutto quello che avevamo…Come faremo desso?!Sei un maledetto…- disse la donna incredula, piangendo sommessamente nel retro del negozio mentre il marito la guardava pietrificato, non sapendo cosa dire o fare. Tutti i nodi vengono al pettine, così si dice, ma Luigi aveva sempre sperato di poter risolvere quel debito che ogni giorno diventava sempre più grande. Un’illusione che aveva nutrito per settimane che erano poi diventate mesi.

-La giocata, la prossima giocata sarà quella fortunata- diceva a sé stesso quando usciva dalla bisca del Tino, in quel sottoscala fumoso della Vetra,  dove consumava sempre più spesso le sue sere. Rincasava in piena notte, spesso barcollante, con i sensi anestetizzati dal vinaccio nero o dalla grappa. A volte si doveva appoggiare ai muri dei palazzi, colto dai sensi di vertigine che l’alcool gli induceva. Altre volte si fermava a vomitare per strada, da solo. Si riprometteva che dal giorno dopo sarebbe cambiato tutto, giurava a sé stesso che avrebbe chiuso con quella vita.

(continua)

( In libreria dai primi di dicembre 2018)

Come nasce il libro…

Milano ha una grande tradizione di narratori gialli, conosciuti e apprezzati in tutto il paese. L’antologia di racconti Delitti alla milanese riunisce alcuni dei più prestigiosi nomi del panorama letterario milanese e un piccolo gruppo di promettenti autori emergenti per metterli di fronte a una sfida incredibile… e molto golosa: scrivere racconti noir che abbiano al centro della narrazione un piatto tipico della cucina milanese.
I racconti che compongono l’antologia sono diversissimi tra loro, si va da quelli che si muovono in accurate ambientazioni storiche ai polizieschi più classici, da quelli che parteggiano per l’assassino a quelli che trattano l’argomento in modo più scanzonato. Venti diverse interpretazioni del giallo, ma non solo quello del risotto allo zafferano. Venti interpretazioni che vi faranno ridere, piangere e rabbrividire, ma che soprattutto vi faranno venire fame!

Siccome, come scrive Stefano Benni in Margherita Dolcevita, «Il mondo si divide in: quelli che mangiano il cioccolato senza il pane; quelli che non riescono a mangiare il cioccolato se non mangiano anche il pane; quelli che non hanno il cioccolato; quelli che non hanno il pane», il ricavato dei diritti d’autore dei racconti verrà interamente devoluto all’Opera San Francesco che dal 1959 garantisce cibo, assistenza e accoglienza ai poveri. Dal canto suo l’editore devolverà la medesima cifra dal ricavato delle vendite.

Ad accompagnare i racconti ci sono diciannove schede curate da Gian Luca Margheriti che raccontano storie e leggende sulla nascita dei piatti della cucina milanese e altrettante ricette della tradizione curate da Giovanna Mazzoni.

 

 

Tre serate per raccontare Milano Sotterranea. Tre appuntamenti presso Urban Center

Tre serate per raccontare Milano Sotterranea. Tre appuntamenti presso Urban Center

Tre serate in cui parleremo di Milano sotterranea; lo faremo grazie all’ospitalità riservataci da Urban Center, spazio polifunzionale del Comune di Milano in Galleria Vittorio Emanuele. Passaggi segreti, cripte, canali, ma anche ricoveri antiaerei, bunker e tutto quello che il sottosuolo cittadino nasconde. Vi aspettiamo.

URBAN CENTER

Alla scoperta di Milano sotterranea Architetture sotterranee, passaggi segreti, cripte e gallerie da esplorare e documentare. Relatori: Ippolito Edmondo Ferrario, Gianluca Padovan.

17 maggio, ore 18.00 I segreti in città: dalle cripte ai passaggi sotterranei. Sotto di noi c’è un mondo fatto di cripte e passaggi segreti, che i nuovo libro Alla scoperta di Milano sotterranea documenta con duecento schede e numerosi percorsi storici. Le indagini sono state condotte dagli speleologi dell’Associazione S.C.A.M. (Speleologia Cavità Artificiali Milano) in più di vent’anni d’attività. Introduce: Alfredo Spaggiari (Responsabile di Urban Center Milano). Ospiti: Paolo Galimberti (responsabile Fondazione IRCCS Ca’ Granda), Maria Cristina Giambruno (professore ordinario in Restauro presso il Politecnico di Milano), Gabriella Ragozzino (fondatrice di MilanoGuida), Gianluca Padovan (Presidente S.C.A.M, speleologo, scrittore), Ippolito Edmondo Ferrario (scrittore, speleologo).

14 giugno, ore 18.00 Milano si difende: dalle mura medievali ai rifugi antiaerei. Con la “strada segreta di dentro”, menzionata da Leonardo da Vinci, e la nascita della “città fortificata perfetta” teorizzata da Averlino detto “il Filarete”, il percorso architettonico e storico conduce non solo ai passaggi segreti, ma anche ai resti delle mura rinascimentali urbane. Successivamente Milano costruirà nuove difese e nel XX secolo dovrà proteggere i civili dai bombardamenti aerei. Introduce: Alfredo Spaggiari (Responsabile di Urban Center Milano). Ospiti: Laura Barbirato (preside della Scuola primaria Giacomo Leopardi), Maria Fianchini (professore associato in Tecnologia dell’Architettura), Gabriella Ragozzino (fondatrice di MilanoGuida), Edgardo Tezzon (Direttore dell’Arena Civica).

28 giugno, ore 18.00 Dal sottosuolo la vita: acquedotto e fognatura nella città che si evolve. Fino dagli albori del tempo l’acqua potabile dei Milanesi proveniva dai pozzi e sempre grazie a questi il moderno Acquedotto Civico utilizza l’acqua di falda a partire dal 1889. Le opere sotterranee conducono dall’uso dell’acqua al suo smaltimento mediante le opere di fognatura, che a ben vedere sono costituite da straordinarie architetture. Celati sotto i nostri ignari piedi rimangono inoltre chilometri e chilometri d’antichi canali, oggi voltati e non più alla luce del sole. Introduce: Alfredo Spaggiari (Responsabile di Urban Center Milano). Ospiti: Ospiti: Maria Antonietta Breda (Architetto e Storica dell’architettura), Maurizio Brown (già Direttore Acque reflue e Depurazione), Carlo Carrettini (già Direttore Acquedotto).

512 pagine per immergervi nel sottosuolo di Milano. La guida alla Milano underground è finalmente arrivata in libreria

512 pagine per immergervi nel sottosuolo di Milano. La guida alla Milano underground è finalmente arrivata in libreria

Alla Scoperta di Milano sotterranea
Newton Compon Editori, 2018 – 512 pagine – 12 euro
PASSAGGI SEGRETI, CRIPTE, GALLERIE, LABIRINTI E CUNICOLI TUTTI DA ESPLORARE

Questo libro si concentra su cosa rimane, in alcuni quartieri di Milano, di fontanili, torrenti, fiumi, rogge, canali, laghetti e darsene.
Ma non solo.
Si sofferma sul racconto delle opere militari che hanno difeso la città fin dai suoi tempi più remoti, come le stesse hanno modificato il tessuto urbano e quali si possono ancora visitare.
Contiene precise indicazioni per giungere in ipogei silenziosi dove si celebravano riti prima pagani e poi cristiani, sepolcreti e cripte. Il punto di vista privilegiato da questa guida è quello sotterraneo, un invito a guardare la città dal basso: dai posteggi sotterranei alle linee metropolitane che hanno sventrato Milano, cementificandola fin nel profondo.
Ci caleremo nelle sue viscere, esplorando e documentando quella che fu una delle più interessanti e meglio architettate vie d’acqua del Medioevo e del Rinascimento italiano ed europeo.
Nel ventre della città per documentare cosa resta di un immenso patrimonio architettonico a uso civile e militare
Tra i luoghi del libro
L’oro fantasma
Le acque del passato
Cemento armato contro bolidi d’acciaio
Passeggiate nel tempo passato: visite agli scavi archeologici
Le opere di uso militare
A piedi o in bicicletta per … “Milano sotterranea”
Sotterranei leggendari
Silenziosa popolazione sotterranea
Architetture da combattimento
Passaggi segreti del castello nell’immaginario popolare
Dai celti a Leonardo da Vinci
Milano costruisce un acquedotto moderno

Dal 28 marzo 2018 in libreria