Accadde Domani. 30 giugno 1965. Robert Muller si prepara a lasciare il Congo

Accadde Domani. 30 giugno 1965. Robert Muller si prepara a lasciare il Congo

30 giugno 1965. Robert Muller si prepara a lasciare il Congo

Come da programma, rientrai a Stanleyville e vi rimasi alcuni giorni. Feci qualche pattuglia nei pressi della città, ma nulla di memorabile. Qui incontrai Bob Denard, che era diventato il comandante del battaglione, avendo sostituito il belga Lamouline. Il giorno della partenza guardò le mie carte e mi congedò. Mi disse che ci saremmo rivisti. Era il 30 giugno, festa dell’indipendenza congolese. Quel giorno Mobutu, ormai divenuto un despota, fece impiccare tre dissidenti, per mostrare il suo potere. Io ormai ero prossimo a lasciare il Congo. Il 10 luglio mi fu consegnato il biglietto aereo per Bruxelles. Partimmo per Léopoldville dove rimanemmo un giorno prima di imbarcarci per l’Europa. Arrivato a Bruxelles andai a cercare un albergo e ritirai tutti i soldi che avevo depositato in banca. Avrei dovuto fare festa. Andai a cena in un ristorante, ma non mi sentivo soddisfatto, anzi. Anche la sera, tornato in albergo, feci fatica ad addormentarmi, tanto che, per chiudere occhio, dovetti prendere il cuscino e le coperte e sdraiarmi sul pavimento. A certe comodità non ero più abituato. Crollai comunque in un sonno profondo. Il mattino successivo, la donna delle pulizie mi trovò mentre dormivo ancora a terra. era giunto il momento di partire.

Tratto da: Robert Muller, Ippolito Edmondo Ferrario, Un parà in Congo e Yemen 1965-1969, Mursia

 

L’addio a “Mad” Mike Hoare. Il ricordo nelle parole del maggiore Tullio Moneta

L’addio a “Mad” Mike Hoare. Il ricordo nelle parole del maggiore Tullio Moneta

I maggiori quotidiani italiani hanno dato la notizia della morte sopraggiunta il 3 febbraio 2020 evocando le sue imprese e la sua fama (https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_03/muore-100-anni-mike-hoare-fu-piu-leggendario-mercenari-48b78154-465c-11ea-afe7-221784afa655.shtml https://www.repubblica.it/esteri/2020/02/03/news/sudafrica_morto_mercenario_mad_mike-247518288/ )

Alla veneranda età di 100 anni se ne è andato  Mad “Mike” Hoare, comandante  del Quinto Commando (formato per lo più da volontari di guerra anglosassoni, sudafricani e rhodesiani), protagonista di numerose imprese nell’ ex Congo Belga. Hoare si è spento nel suo letto, a Durban, in Sudafrica.

Il suo nome rimarrà indissolubilmente legato a quell’epopea, ancora poco raccontata, dei cosiddetti soldati di ventura che nel secondo dopo guerra combatterono in svariati teatri di guerra, soprattutto africani. Al colonnello Hoare si ispirò la pellicola cinematografica, successo di incassi, “I quattro dell’oca selvaggia” (1978) per la quale fu coinvolto nelle vesti di consulente. Hoare fu anche il fautore di un rocambolesco tentativo di golpe alle isole Seychelles nel 1981.

Riporto qui di seguito alcuni estratti dell’intervista che  feci a colui che con “Mad” Mike Hoare condivise parte delle sue imprese, uno dei pochi italiani in forza al Quinto Commando: il maggiore Tullio Moneta.

A Tullio Moneta insieme a Giorgio Rapanelli, ho dedicato una biografia, edita dalle Edizioni Lo Scarabeo-Ritter di Milano nel 2014. (http://www.ritteredizioni.com)

 

 

Una serata dedicata al Congo e alle vicende dei volontari di guerra italiani nel secondo dopoguerra

Una serata dedicata al Congo e alle vicende dei volontari di guerra italiani nel secondo dopoguerra

Si è tenuta giovedì 30 gennaio 2020 alle 21.15 presso la sede milanese dell’Anpd’I (Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia) l’ultima presentazione del libro “Un parà in Congo e Yemen 1965-1969” di Robert Muller e Ippolito Edmondo Ferrario, edito da Mursia. Gli autori, introdotti dal paracadutista Mauro Melchionda e dallo scrittore Gianluca Favro, hanno ripercorso la genesi del libro e ricordato i punti salienti della narrazione.

L’attenzione si è concentrata su Robert Muller che, dopo una serie di proiezioni di alcuni estratti del libro, ha alle domande dei numerosi presenti intervenuti alla serata.