da Ippolito Edmondo Ferrario | Ott 26, 2022 | News
Il banchiere alla scoperta di Genova e della storia dei suoi quartieri
Negli anni successivi era accaduto che il placido rivolo d’acqua, gonfio di piogge, si trasformasse in un mare di fango pronto a riprendersi ciò che negli anni la speculazione edilizia gli aveva tolto.
Nonostante i morti e i danni, poco era cambiato ed il Bisagno, periodicamente, tornava a far paura.
Era come se in quelle zone aleggiasse una sorta di atavica rassegnazione di fronte alle tragedie, un sentimento che accomunava gli abitanti dei piccoli agglomerati dell’alta valle e quelli dei grandi complessi popolari prossimi alla città, come l’Arizona, quella costola di Molassana compresa tra via Sertoli e piazza Unità d’Italia, tra le più popolose di tutta Genova.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
Le acque del torrente, in apparenza placide, nei giorni di intense piogge potevano trasformarsi e diventare impetuose fino a esondare.
Nella zona in cui giungeva in città, dopo essere sceso dall’omonima valle ed aver raccolto le acque di altri piccoli affluenti, il Bisagno scompariva nel sottosuolo. Negli anni Trenta del secolo scorso si era deciso di imprigionarlo in un alveo di cemento sottostimato per la sua portata.
Quella era la comune tendenza che dominava quegli anni lontani, gli stessi in cui a Milano si coprivano per sempre, relegandoli nel sottosuolo, decine di chilometri di canali.
Tutto ciò era servito per facilitare la costruzione delle arterie urbane e di nuove case.
A Genova in modo particolare, complice una certa disinvoltura delle istituzioni, negli anni Sessanta e Settanta si era edificato un po’ ovunque in nome della crescita economica, senza badare alle conseguenze.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
da Ippolito Edmondo Ferrario | Ott 19, 2022 | News
Il banchiere sulle tracce del comandante partigiano Bisagno
Nel novembre del 1943 non si era presentato agli uffici di reclutamento della Repubblica Sociale Italiana ed era salito in montagna.
Dalla natia Genova, in cui viveva con la famiglia, si era unito alle consistenti forze partigiane che operavano in Val Bisagno.
Si era aggregato ad un gruppo di altri giovani come lui, quasi tutti genovesi, che combattevano agli ordini del comandante Aldo Gastaldi, nome di battaglia “Bisagno”.
C’erano renitenti alla leva, universitari, qualcuno più anziano che aveva combattuto sui fronti ed era tornato.
Tra quelle montagne a lui sconosciute, Mario aveva trovato una seconda famiglia, uomini con i suoi stessi ideali di libertà e di giustizia, determinati a non arrendersi.
Gli inverni del ’43 e del ’44 erano stati durissimi.
La vita in montagna si era rivelata estremamente difficile per i ribelli, ma grazie alla coesione con i propri compagni anche i momenti peggiori erano stati superati. Il gruppo di Mario operava nell’alta Val Bisagno, con qualche puntata fino al monte Antola o in Val Trebbia.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mag 19, 2022 | News
Genova e la Val Bisagno raccontate tra nelle pagine de I diavoli di Bargagli
Negli anni successivi era accaduto che il placido rivolo d’acqua, gonfio di piogge, si trasformasse in un mare di fango pronto a riprendersi ciò che negli anni la speculazione edilizia gli aveva tolto.
Nonostante i morti e i danni, poco era cambiato ed il Bisagno, periodicamente, tornava a far paura.
Era come se in quelle zone aleggiasse una sorta di atavica rassegnazione di fronte alle tragedie, un sentimento che accomunava gli abitanti dei piccoli agglomerati dell’alta valle e quelli dei grandi complessi popolari prossimi alla città, come l’Arizona, quella costola di Molassana compresa tra via Sertoli e piazza Unità d’Italia, tra le più popolose di tutta Genova.
Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022
da Ippolito Edmondo Ferrario | Apr 7, 2022 | News
Martedì 5 aprile 2022 ho presentato ufficialmente al pubblico genovese I diavoli di Bargagli.
Nella prestigiosa cornice della Libreria Feltrinelli di via Ceccardi alle ore 18.00 sono stato introdotto dalla brava e intraprendente Simona Cappelli che ha saputo intrattenere i presenti con domande sul libro per nulla scontate.
Ringrazio sentitamente tutti coloro che sono intervenuti, lettrici e lettori; tra questi anche coloro che, non potendo essere presenti, si sono collegati a distanza grazie alla diretta Facebook.
Ringrazio ancora Erika Repetto che mi ha dedicato un’intervista per Entella TV e Claudio Gambaro che mi ha intervistato per Radio Sanremo.
Genova è una città che mi ha dato tanto; nel ritornarci a distanza di anni per presentare un nuovo libro l’emozione è stata intensa.
Infine un ringraziamento speciale va all’Editore, Carlo Frilli, che era presente alla serata e che per primo ha creduto e crede nel banchiere milanese Raoul Sforza; senza di lui non avrei potuto realizzare questa nuova avventura letteraria.
Ciao Genova, un arrivederci ed un grazie di cuore.
da Ippolito Edmondo Ferrario | Mar 10, 2022 | News
A distanza di circa un anno Raoul Sforza, il banchiere nero, si appresta ad andare in tipografia. L’appuntamento con il secondo romanzo è fissato per fine marzo in libreria.
I diavoli di Bargagli. Stay Tuned!