Il banchiere nero

Il banchiere nero

Il banchiere nero.

La prima Ghraphic Novel ispirata al banchiere Raoul Sforza. 

“Il banchiere nero” è il titolo della nuova graphic novel nata dalla collaborazione tra lo scrittore Ippolito Edmondo Ferrario e il fumettista Stefano Mazzotti.

Liberamente ispirato al romanzo “Il banchiere di Milano” di I. E. Ferrario, edito dalla Fratelli Frilli Editori nel 2021, il fumetto riporta il lettore all’esordio letterario del banchiere Raoul Sforza, protagonista di una fortunata saga di libri proseguita con I diavoli di Bargagli (2022), Assedio mortale a Milano (2023), I fantasmi del ghetto di Venezia (2024) e che vedrà nel 2025 l’uscita del quinto capitolo.

In vista delle imminenti elezioni per la carica di sindaco di Milano, la criminalità organizzata punta tutto sul candidato Enrico Villa, astro nascente del movimento sovranista Libertà di Popolo.

La morte, avvenuta in circostanze misteriose, di un noto commercialista milanese, Paolo Fumagalli, socio in affari dello spregiudicato immobiliarista Matteo Pirovano, innesca una serie di accadimenti che rischiano di mettere a repentaglio il patto che Villa ha stretto con l’ndrangheta.

A rendere la situazione ancora più esplosiva è l’entrata in scena del banchiere milanese Raoul Sforza, conosciuto come il “banchiere nero” per i suoi trascorsi eversivi risalenti ai cosiddetti Anni di piombo.

Cinico e spietato, Sforza è determinato a vincere la partita in atto che vede Milano prossima ad una cementificazione sotto la spinta di cosche e amministratori corrotti.

Il banchiere nero è disponibile su Amazon in versione cartacea, in versione cartacea e in formato e-book.

 

La campagna elettorale appena conclusa

La campagna elettorale appena conclusa

La campagna elettorale appena conclusa

Ripensò alla campagna elettorale appena trascorsa, a quando ancora si prestava metodicamente a essere immortalato, dopo ogni comizio, accanto ai militanti che glielo chiedevano.

Bagni di folla, abbracci, baci e foto facevano parte della quotidianità di Villa.

Nei mesi che avevano preceduto la sua elezione aveva viaggiato sempre con al seguito un fotografo, incaricato di immortalarlo in qualsiasi momento: quando entrava in un bar per una semplice colazione, oppure mentre passeggiava tra la gente nei mercati rionali o ancora durante qualche inaugurazione.

Tutto quel materiale confluiva sui social, puro carburante per alimentare la macchina elettorale intorno alla sua persona. Villa seguiva le orme di Benito Mussolini, rielaborando in chiave moderna il culto della sua persona: non c’erano foto mentre partecipava alla battaglia del grano, ma non mancavano quelle in cui si prodigava a pubblicizzare prodotti enogastronomici rigorosamente italiani.

E tra una spremuta di arance di Sicilia, una piadina romagnola con squacquerone e prosciutto crudo del Consorzio di Parma o una pizza napoletana, Villa si faceva rappresentante del sovranismo nazionale.

Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022