La nascita del romanzo: dalla foto delle Pietre d’Inciampo al banchiere nero in trasferta a Venezia

La nascita del romanzo: dalla foto delle Pietre d’Inciampo al banchiere nero in trasferta a Venezia

Come ho già raccontato durante le prime presentazioni milanesi del romanzo, l’idea dello stesso  nasce quando mi imbattei, quasi per caso, nella foto delle Pietre d’Inciampo, presenti a Venezia, dedicate al piccolo Leo Mariani e a sua madre Pia Cesana Mariani.

Anche il banchiere, in una solitaria notte veneziana, si ritrova a rendere omaggio alla memoria di questi due vittime della Shoah e naturalmente lo fa a suo modo, lontano da occhi indiscreti e con il revolver nella fondina perché il banchiere non crede nel perdono, ma solo nella vendetta.

Buona lettura.

 

Raoul raggiunse il civico 1600 di Cannaregio.

Camminava con calma, non per la stanchezza, quanto per la necessità di meditare e soffermarsi su quel momento.

Scorse un luccichio proveniente da terra, poco più in là rispetto a dove si trovava.

Affrettò il passo, mosso da una strana emozione.

Giunse alle pietre d’inciampo del piccolo Leo Mariani e di sua madre Pia Cesana Mariani.

Si chinò e vi pose sopra la mano.

Rimase lì, per qualche istante, come sospeso in quel gesto il cui significato più intimo era palese solo a lui.

Cedette alla commozione, ma fu questione di attimi.

Il banchiere si rialzò, sistemando la fondina che portava alla cintola, nella quale era alloggiata la Smith & Wesson 627.

Subito dopo si allontanò nella notte.

 

Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024

 

Venezia, 18 gennaio 1944. Inizia la deportazione degli ultimi bambini ebrei verso i campi di sterminio

Care lettrici e cari lettori,
con l’approssimarsi del 18 gennaio desidero condividere questo passaggio, particolarmente doloroso e intenso, tratto dal romanzo “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza”, nel quale è la Storia, quella vera, che diventa protagonista.
Il 18 gennaio 1944 è una data dolorosa che non si può dimenticare: inizia infatti il trasferimento degli gli ultimi bambini ebrei rimasti a Venezia, il cui destino era rimasto incerto per qualche tempo.
Anche loro, come altri, vengono definitivamente deportati verso il Campo di Fossoli e successivamente nei campi di sterminio in Germania. 
A Mario, Lino, Sergio e Mara va il mio pensiero.
Per sempre.

Nuovo appuntamento milanese per I fantasmi del banchiere nero

Nuovo appuntamento milanese per I fantasmi del banchiere nero

Comunicato stampa

PRESENTAZIONE DEL ROMANZO

“I fantasmi del banchiere nero”

di Ippolito Edmondo Ferrario

Fratelli Frilli Editori

Mercoledì 15 Gennaio 2025  ore 18.30 presso BIBLIOTHE’

Mercoledì  15 gennaio  2025  alle ore 18,30  si terrà presso la libreria  Bibliothé (via Dezza  50 , Milano) la presentazione del romanzo noir “I fantasmi del banchiere nero”.

A presentare la serata  Patrizia Gallini.

Si tratta di un avvincente noir,  protagonista la figura intrigante di Raoul Sforza, noto nel mondo dell’alta finanza per la sua spregiudicata arguzia e per il suo irritante cinismo e la

 giornalista veneziana di cronaca nera Mara Sartori. In questo noir il banchiere nero si muove tra le calli di Venezia per  risolvere un complicato

mistero. Il libro è disponibile in tutte le librerie d’Italia al prezzo di euro 16,90 e nei principali stores digitali.

Con l’occasione sarà possibile degustare un assaggio di thè dei più pregiati. Ingresso libero.

 

I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza

I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza

 

Arriva in questi primi giorni di ottobre, nelle migliori librerie e nei principali store digitali, il quarto capitolo della serie del banchiere di Milano.

Buona lettura a tutti.

La trama

Venezia, 20 maggio 1946.

Nel suo studio di fondamenta Orseolo viene ritrovato con il cranio sfondato il cadavere del notaio Giangiacomo Ballarin.

Il solo sospettato, seppur in contumacia, è Alvise Alberton, truffatore e falsario il quale, durante il periodo della passata Repubblica Sociale Italiana, frequentava i vertici dei ministeri presenti nella città lagunare.

Le indagini non portano a nulla e, con la promulgazione dell’amnistia Togliatti, il caso viene definitivamente archiviato.

A distanza di più di settant’anni, Mara Sartori, giornalista di cronaca nera, decide di far luce sulla morte del Ballarin il cui nome è legato alla Shoah veneziana e al presunto ruolo di procacciatore di documenti per gli ebrei in fuga.

La ricerca della verità si trasforma presto per Mara in un susseguirsi di angosciose scoperte e di colpi di scena che la portano all’inaspettato incontro con il milanese Raoul Sforza, meglio conosciuto come “il banchiere nero” per i suoi trascorsi eversivi negli anni Settanta, uomo da sempre al centro di scandali e di processi.

Sforza, una volta giunto a Venezia, si ritroverà ad aiutare la giovane giornalista e nello stesso tempo a ripercorrere un capitolo doloroso e mai svelato della storia della propria famiglia.

I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza

Pagg. 320

Collana SuperNoir Bross

Fratelli Frilli Editori, €16,90

 

 

 

In ricordo di Leo Mariani nel Giorno della Memoria

In ricordo di Leo Mariani nel Giorno della Memoria

In ricordo di Leo Mariani nel Giorno della Memoria

Leo Mariani fu la vittima più piccola tra gli ebrei veneziani mandati a morire nei campi di concentramento nazisti.

Un destino già segnato quando la madre, Pia Cesana Mariani, 21 anni, lo aveva dato alla luce presso l’ospedale civile di  Venezia il 18 dicembre del 1943: la donna era già piantonata dalla polizia quando il piccolo nacque.

Leo, insieme alla mamma e al papà Enrico, 31 anni, fu deportato prima nel campo di concentramento di Fossoli, nel modenese, in attesa di prendere la via per Auschwitz.

Era il 26 febbraio del 1944 quando Leo fu assassinato. Aveva da poco compiuto i due mesi.

Nessuno della sua famiglia sopravvisse.

A Leo, alla sua famiglia, e a tutte le vittime della Shoah. Perché un simile orrore, inconcepibile, non abbia a ripetersi.

(Notizie tratte da “Nazisti contro bambini” di Lidia Beccaria Rolfi e Bruno Maida)