L’imperdibile risotto di Gò

L’imperdibile risotto di Gò

Il banchiere nero non poteva non approdare Da Romano a Burano per il suo imperdibile risotto

 

La destinazione era l’isola di Burano.

Raoul non vi metteva piede da decenni.

Conservava di essa un ricordo vivissimo, legato in particolar modo a un ristorante storico che lì aveva aperto i suoi battenti in anni lontanissimi: Da Romano.

Raoul cenò apprezzando ogni singola portata.

Poco importava che non ci fossero altri avventori, anzi, tutto era ai suoi occhi perfetto.

Quando riassaggiò dopo anni il risotto di Gò, quasi si commosse tanto il sapore e il gusto erano rimasti inalterati nel tempo.

Era un primo piatto fatto con il ghiozzo di laguna, un pesce considerato un tempo “povero” e ora divenuto sempre più difficile da trovare.

 

Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024

 

Metti una notte un banchiere milanese a Venezia

Metti una notte un banchiere milanese a Venezia

Metti una notte un banchiere milanese a Venezia

L’albergo disponeva di un approdo in legno sul principale canale della città. Pur essendo autunno la sera regalava una temperatura insolitamente mite. Si accomodarono a un tavolino.
Poco dopo furono serviti.
La sensazione era quella di ritrovarsi sospesi sulle acque della laguna che a quell’ora, calato il traffico delle imbarcazioni, tornavano a farsi tranquille, quasi placide.
Raoul era ammaliato da quell’atmosfera fiabesca, ovattata, in cui lo sciabordio delle onde che si infrangevano sui moli di pietra diventava una litania incessante, a tratti ipnotica.
Anche l’ondeggiare di una gondola ormeggiata a una delle paline davanti a loro assumeva valenze oniriche.
Venezia sembrava sotto il giogo perenne di un incantesimo infrangibile e tutto, agli occhi del banchiere assumeva una prospettiva meravigliosa.
Si concentrò sul profumo intenso del suo whisky e saziato l’olfatto alzò il bicchiere, invitando Mara a un insolito brindisi.

Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024

 

Mara, l’alternativa

Mara, l’alternativa

Un buon fine settimana in compagnia del banchiere nero e degli altri personaggi di questo quarto romanzo. Da qualche giorno il libro è presente nelle principali librerie.

Il fatto di apparire più giovane di quello che era, la sua aria “alternativa”, accentuata dai numerosi piercing alle orecchie e dai capelli completamente rasati, erano tutti fattori che non giocavano a suo favore in un mondo ancora legato alle apparenze.
Anche quella mattina i presenti la guardarono con un misto di curiosità, perdendosi in battute e risatine mentre lei, incurante, cercava di raggiungere la zona transennata dai nastri della polizia e sorvegliata da due agenti.

Tratto da “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” di Ippolito E. Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2024

 

 

 

 

 

 

I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza

I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza

 

Arriva in questi primi giorni di ottobre, nelle migliori librerie e nei principali store digitali, il quarto capitolo della serie del banchiere di Milano.

Buona lettura a tutti.

La trama

Venezia, 20 maggio 1946.

Nel suo studio di fondamenta Orseolo viene ritrovato con il cranio sfondato il cadavere del notaio Giangiacomo Ballarin.

Il solo sospettato, seppur in contumacia, è Alvise Alberton, truffatore e falsario il quale, durante il periodo della passata Repubblica Sociale Italiana, frequentava i vertici dei ministeri presenti nella città lagunare.

Le indagini non portano a nulla e, con la promulgazione dell’amnistia Togliatti, il caso viene definitivamente archiviato.

A distanza di più di settant’anni, Mara Sartori, giornalista di cronaca nera, decide di far luce sulla morte del Ballarin il cui nome è legato alla Shoah veneziana e al presunto ruolo di procacciatore di documenti per gli ebrei in fuga.

La ricerca della verità si trasforma presto per Mara in un susseguirsi di angosciose scoperte e di colpi di scena che la portano all’inaspettato incontro con il milanese Raoul Sforza, meglio conosciuto come “il banchiere nero” per i suoi trascorsi eversivi negli anni Settanta, uomo da sempre al centro di scandali e di processi.

Sforza, una volta giunto a Venezia, si ritroverà ad aiutare la giovane giornalista e nello stesso tempo a ripercorrere un capitolo doloroso e mai svelato della storia della propria famiglia.

I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza

Pagg. 320

Collana SuperNoir Bross

Fratelli Frilli Editori, €16,90