Riflessioni dopo la prima presentazione de I Diavoli di Bargagli

Riflessioni dopo la prima presentazione de I Diavoli di Bargagli

Martedì 5 aprile 2022 ho presentato ufficialmente al pubblico genovese I diavoli di Bargagli. 

Nella prestigiosa cornice della Libreria Feltrinelli di via Ceccardi alle ore 18.00 sono stato introdotto dalla brava e intraprendente Simona Cappelli che ha saputo intrattenere i presenti con domande sul libro per nulla scontate.

Ringrazio sentitamente tutti coloro che sono intervenuti, lettrici e lettori; tra questi anche coloro che, non potendo essere presenti, si sono collegati a distanza grazie alla diretta Facebook.

Ringrazio ancora Erika Repetto che mi ha dedicato un’intervista per Entella TV e Claudio Gambaro che mi ha intervistato per Radio Sanremo.

Genova è una città che mi ha dato tanto; nel ritornarci a distanza di anni per presentare un nuovo libro l’emozione è stata intensa.

Infine un ringraziamento speciale va all’Editore, Carlo Frilli, che era presente alla serata e che per primo ha creduto e crede nel banchiere milanese Raoul Sforza; senza di lui non avrei potuto realizzare  questa nuova avventura letteraria.

Ciao Genova, un arrivederci ed un grazie di cuore.

 

 

Ritorno a Genova per il banchiere milanese Raoul Sforza. Ed anche per il sottoscritto

Ritorno a Genova per il banchiere milanese Raoul Sforza. Ed anche per il sottoscritto

Sono passati più di vent’anni da quando muovevo i miei primi passi nel mondo dell’editoria, nelle vesti di scrittore.

Gli interessi di allora e le mie passioni, mi portarono a raccontare fin da subito la Liguria; ero ammaliato dalla bellezza di quella regione frequentata d’estate fin da bambino.

Di conseguenza le prime presentazioni ebbero luogo proprio a Genova. Per molto tempo la “Superba” fu una costante della mia vita, grazie anche agli editori che credettero nei miei scritti pubblicandoli.

Successivamente mi impegnai in felici incursioni letterarie nell’estremo ponente Ligure, eleggendo Triora a mio luogo ideale da narrare e divulgare. Ora dopo, dopo anni di assenza, mi sono ritrovato nuovamente a Genova, idealmente accanto al banchiere milanese Raoul Sforza. Vederlo percorrere le strade del centro storico per immergersi nella sua umanità è stato emozionante.

Quando iniziai a scrivere I diavoli di Bargagli pensavo che la storia sarebbe rimasta circoscritta all’alta Val Bisagno, ma poi, come a volte succede, i personaggi letterari hanno un’anima loro e si impongono sullo scrittore. Raoul Sforza voleva tornare nella “Superba” e così è stato.

Grazie Genova per tutto quello che mi hai dato.

«Imposta il navigatore per arrivare alla stazione dei treni di Brignole. Un tempo ci sarei saputo arrivare anche senza quell’affare, ma non bazzico Genova da troppi anni» disse mentre Amedeo si apprestava a digitare sullo schermo la nuova destinazione. Da lì in mezz’ora, affrontando il traffico della Superba, giunsero presso la storica stazione ferroviaria.Genova, città fedele a sé stessa, nella sua fatiscenza architettonica e morale, sempre la stessa nonostante il passare del tempo. Mi sei sempre piaciuta, pur con tutti i tuoi difetti e le tue contraddizioni. In un certo senso mi rispecchio in te o forse guardandoti scorgo una parte di me, rifletté il banchiere, riconoscendo la caotica piazza Giuseppe Verdi.

Tratto da I diavoli di Bargagli di Ippolito Edmondo Ferrario, Fratelli Frilli Editori, 2022

 

 

 

 

 

 

Il ritorno del banchiere nero

Il ritorno del banchiere nero

A distanza di circa un anno Raoul Sforza, il banchiere nero, si appresta ad andare in tipografia. L’appuntamento con il secondo romanzo è fissato per fine marzo in libreria.

I diavoli di Bargagli. Stay Tuned!