Quando, nelle ore successive ad una presentazione, lo scrittore di turno scrive quelle poche righe con cui ringrazia tutti coloro che sono intervenuti alla stessa, definendola spesso un successo indimenticabile o quasi, si ha l’impressione di leggere delle banalità o comunque un qualcosa di scontato.
In questo caso però, riferendomi a “Calici di Basura”, l’evento del quale sono stato ospite ieri, il successo della presentazione è stato un qualcosa di concreto quanto di emozionante.
Grazie a persone eccezionali che hanno speso tempo ed energie nel realizzare tutto ciò, il sottoscritto ha potuto parlare di fronte ad una platea di poco più di ottanta persone che hanno raggiunto la grotta di Santa Lucia Inferiore a Toirano per conoscere il mio ultimo romanzo “I fantasmi del banchiere nero. La quarta indagine di Raoul Sforza” (Fratelli Frilli Editori).
Lo scenario della grotta è stato il migliore e il più suggestivo che potessi avere, un luogo da sogno e perfetto per raccontare del personaggio da me creato. l’ambiguo Raoul Sforza.
Non ero solo naturalmente a intrattenere il pubblico.
Prima di me ha parlato il bravissimo Andrea Briano il quale ha raccontato sapientemente della nascita della Basura Obscura, il magnifico vino prodotto da Durin e che tutti i presenti hanno potuto assaggiare al termine della presentazione.
A supportarmi in maniera impeccabile ci sono stati rispettivamente Simona Cappelli e Alberto Bergamini.
Simona è ormai una costante nelle presentazioni del banchiere e Alberto è la “voce” per eccellenza del banchiere nero, colui che leggendo alcuni estratti del romanzo ha incantato i presenti.
Non posso che augurarmi che prima o poi il banchiere possa fare ritorno in questi luoghi, tra queste persone meravigliose.
Il banchiere nero approda a Toirano per una serata all’insegna dei libri e di un vino d’eccezione, la Basura Obscura, prodotto dall’azienda Agricola Durin.
Dalle ore 17.00 all’interno delle grotte inizierà un evento unico nel suo genere che vedrà insieme Andrea Briano (Docente ONAV), Ippolito Edmondo Ferrario (Scrittore), Simona Cappelli (Presentatrice), Alberto Bergamini (Attore e doppiatore).
I posti sono limitati. La prenotazione necessaria.
Tutte le informazioni sono presenti nella locandina.
Sarebbe riduttivo, da parte di un autore, considerare un determinato genere come il noir intrappolato in determinati stereotipi da seguire oltre ai quali non si può andare.
Ecco perché sono felice di condividere con voi un breve passo tratto dal romanzo “Il banchiere di Milano”, forse l’estratto meno noir di tutto il libro, ma non per questo meno intenso ed evocativo.
La voce avvolgente dell’attore Alberto Bergamini vi condurrà in un viaggio a ritroso nel tempo, a Bonassola, alla ricerca di luoghi e di persone che sopravvivono nella memoria e nei ricordi dell’enigmatico banchiere milanese Raoul Sforza.
Era una fredda sera d’inverno quando ci siamo ritrovati nel dopo cena a vagare per una città deserta. L’idea era quella di tornare sui luoghi descritti o meglio evocati dalle pagine del mio noir “Ultimo tango a Milano” (http://shop.frillieditori.com/index.php?id_product=631&controller=product).
Ad accompagnare il sottoscritto c’erano Riccardo Mari, irriverente fotografo e scrittore milanese (https://riccardomari.com) e Daniele Savarè autentico gentleman, ideatore del marchio di abbigliamento Connection Knitwear & Clothing (http://connectionknitwear.co.uk). Ne è nato un servizio fotografico unico nel suo genere. Ci siamo mossi in quella zona che va da piazza Diaz a piazza Sant’Alessandro in Zebedia a bordo di un’affascinante Lancia Flavia coupè. Gli scatti di quella sera sono stai poi successivamente utilizzati per un montaggio a cura del bravo Marzio Mirabella. A dare voce alle pagine del libro è giunta la voce di Alberto Bergamini, noto attore di teatro e di cinema e ottimo doppiatore (http://www.albertobergamini.com). L’interpretazione di Alberto è stata puntuale, impareggiabile. Da tale sinergia di personaggi e artisti è nato questo trailer. Più di tredici minuti di emozionante lettura accompagnata dalle immagini di quella sera. Il modo più originale per accompagnare il lettore nel mondo di “Ultimo tango a Milano”. Buona visione e buon ascolto.